Pronuncia inglese avanzata: i 5 consigli per parlare come un native speaker

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Pronuncia inglese avanzata

Nell’articolo precedente abbiamo visto delle indicazioni di pronuncia di base.
Ci sono poi delle caratteristiche della pronuncia inglese più avanzate, tra cui una vocale segreta, che fanno davvero la differenza tra chi sa parlare bene l’inglese e chi è ancora alle prime armi. Vediamone alcune:

  • La L muta: non tutti lo sanno, ma in molte parole la L non si pronuncia. Il fatto di non pronunciare la L ha come conseguenza – quasi sempre – l’allungarsi della vocale che la precede, come indicano i due puntini nella trascrizione fonetica. Alcuni esempi comuni sono:

Per approfondire questo argomento, ti potrebbe interessare il nostro articolo sulle lettere mute nella pronuncia inglese.

  • La R muta: attenzione: questa caratteristica della pronuncia inglese è tipica dell’inglese britannico, quindi non si applica ad esempio in America. La pronuncia britannica vuole che la r sia muta prima di una consonante o quando è alla fine di una parola. Ad esempio: fork – /fɔːk/, mother – /ˈmʌðə/. Si pronuncia invece quando si trova prima di una vocale: cream – /kriːm/. Come puoi notare, nelle trascrizioni fonetiche di fork e mother la r non compare, mentre in cream sì. Chiaramente questa caratteristica della pronuncia si applica a tantissime parole, quindi se vuoi avere una perfetta pronuncia britannica ti consigliamo di esercitarti prendendo qualsiasi testo e pronunciando ad alta voce tutte le parole con la r, facendo caso a quando è muta e quando no.
    Per una lista delle lettere mute dell’inglese puoi dare un’occhiata a questo articolo.
  • PSYCHO: psychology, psychiatry e tutte le parole con la radice psych hanno la P muta. È una cosa che non sanno in molti, quindi se riesci a praticare questa particolarità della pronuncia inglese ti distinguerai sicuramente!
  • La schwa: ti introduciamo ora a uno dei segreti meno conosciuti della lingua inglese,ovvero la cosiddetta “vocale debole” schwa. È una vocale che non esiste a livello grammaticale, ma solo fonetico, e si nasconde dietro le vocali comuni a e i o u. Nonostante non sia ufficialmente una vocale, è il suono vocalico più frequente della lingua inglese: lo contiene circa una parola su tre!
    Purtroppo è un suono che in italiano non esiste, se non in alcuni dialetti, ed è per questo che è difficile da cogliere e riprodurre. Per darti un’idea, è il suono che emettiamo quando pensiamo intensamente a qualcosa o facciamo delle pause nel discorso e diciamo una sorta di “ehm…”. La trascrizione fonetica è /ə/.

Facciamo alcuni esempi di parole inglesi che lo contengono:

Come puoi notare, la schwa si può nascondere in qualsiasi vocale! Nella parola banana, due a su tre la contengono. Se ti stai chiedendo come fare a scovare la schwa nelle parole, però, dobbiamo purtroppo dirti che non esiste un metodo. L’unica cosa che puoi fare, ora che sai dell’esistenza di questo suono, è prenderne consapevolezza e cercare di notare tutte le volte che viene pronunciato, per poi esercitarti in prima persona a individuarlo in ciò che leggi e riprodurlo. Puoi aiutarti con qualsiasi dizionario, andando a cercare il simbolo /ə/ nella trascrizione fonetica delle parole, tenendo però presente che esistono talmente tante varietà regionali che una stessa parola potrebbe essere pronunciata con la schwa in un luogo ma non in un altro!

  • -ING: quando una parola finisce in –ing – e si tratta quindi di moltissimi verbi e sostantivi! – la g finale non si sente e la n che la precede diventa nasale. Ad esempio: walking – /ˈwɔːkɪŋ/.

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